MON FRÈRE

Esistono prati dove l’erba ha l’odore della menzogna.
Non ci sono città per tutte le mie ossa sparpagliate.
Non ci sono lingue per tutte le mie ragioni disincantate.

L’erba laverà le mie ossa sepolte sotto l’acacia genererà radici.
Sentirò i cavalli nitrire, decine in branco correranno.
Bellissimi cavalli passeranno sopra il mio cuore,
sulle mie orecchie che avevano avuto fiducia.

Sarò sola nella rossa pelle del deserto
Ma tu, Fratello, non metterai altri lividi nelle mie pulsazioni.
Essi travalicano la canapa che mi ricopre più esile del grano,
più estesa di questa quiete che in residuo di audizione
chiede
Mai più altri lividi
Mon Frère.

IncantoErrante

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