Locandina Rassegna Shoot for the Moon. Grafica di Maria Rosaria Vado

Un viaggio è sempre un privilegio per chi può compierlo.

E tuttavia lo stesso viaggio, che per alcuni resterà solo un’ingenua esperienza personale, coacervo di aspettative prima e di ricordi dopo, ad altri viaggiatori, più attenti e sensibili, consegnerà un’eredità importante. Un retaggio che, trasformando per sempre il loro approccio alle cose e alla vita, invertendo la gerarchia dei loro valori sociali e culturali che si trasformerà, così, radicalmente, non lascerà quei viaggiatori uguali a sé stessi, così come apparivano prima della grande avventura. Si, perché il viaggio é prima di ogni altra cosa una grande avventura che tenta di realizzare la straordinaria convergenza con quanto vi è di autentico dentro di noi e la più ampia natura del mondo fuori di noi.

Per renderci individui migliori.

Non sarà importante quanto più a lungo si viaggi. O quanto più lontano o più veloce. Così come inutile risulterà tornare a casa con i capelli avvolti in decine di treccine colorate, con tatuaggi all’Hennè o con l’aspetto vissuto, vagamente emaciato, del viaggiatore incallito che sa il fatto suo. Ciò che più conta è varcare la linea, oltrepassare il margine che segna il nostro consueto vivere quotidiano. La nostra visione del mondo spesso circoscritta ai nostri unici bisogni.

La cosa importante insomma è: Shoot for the Moon!

Letteralmente “sparare alla luna”, la frase idiomatica, esprime il concetto del puntare in alto, mirare all’impossibile. Avviare quel processo di mutamento, spesso detestato perché fa paura o reso impossibile dalla nostra rigidità culturale, che ci può condurre, al contrario, lontano da noi. Oltre i confini del nostro limitato “Io“, verso sponde di mondi lontanissimi e meravigliosi.

Shoot for the Moon é la nuova rubrica di Incanto Errante, blog di viaggi, racconti e fotografia, che vedrà impegnati 12 fotografi per 12 mesi sul senso del viaggio proprio come mezzo e strumento per superare i confini dell’uomo, siano essi fisici che intimi e personali. Appartenenti  all’interiorità di ciascuno.

Il verbo irregolare To Shoot significa sì sparare ma anche scattare, fotografare. 12 fotografi, dunque, uno per ciascun mese dell’anno, presenteranno un portfolio su un loro viaggio effettuato ai confini del mondo. Raccontando per immagini il superamento di questi confini. Il loro personale Shoot for the Moon. Portando a conoscenza di tutti alcune tra le aree più remote del pianeta, così come zone oscure e sconosciute dell’animo umano.

Sulle pagine di Incanto Errante, mese dopo mese, incontreremo ritrattisti, concettuali, sperimentatori, paesaggisti, fotografi di reportage e di street. Tanti linguaggi per raccontare un viaggio e i suoi pericoli, insieme al nostro comune disagio sul come affrontarli e superarli. Fotografi, uomini e donne prima di tutto, che hanno saputo raccogliere lo stupore dentro di loro, l’Incanto Errante con cui la realtà si presenta.

Incanto Errante

Monica Bertolazzi “Genesi”
Alessandro Bergamini
Alessandro Bergamini “Viaggio a Zanskar, la bianca valle dell’India”
Fabrizio Nicoletti, nomade per amore…
Marco Palombi “Kirghistan-cacciatori con aquile “
Ghizzi Panizza “Osservatori cileni”
Sergio Pandolfini “Gli occhi profondi dell’Africa”
Luca Cagnasso "Isole Svalbard"
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Giuseppe D’Amico “Kamchatka”
Lorenzo Linthout “I Bambini di Baluty”
Elena Salvai “D’arborea vita viventi

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