L’oggi è assimetrico
tra una fantasia non premeditata
e una logora realtà malconcia
che non riconosce sorella.
Inclinata a destra, a lambire la voluta
imperfezione, c’è il sorgere
di quest’alba. Ricade negli anni
e nelle parole in cui si muore
e il ritorno non è più memoria.
É vaghezza di neve che pietrifica città
dormienti.
E poi ridiventa acqua in
nostalgia di navi.

Testo e fotografia  Incanto Errante

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